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LA DELUSIONE DI UNA SPOSA
La sera aveva riflessi ardenti,
abbaglianti cattedrali di luce,
poi tutta l’eccitazione di quel tramonto
si raccoglieva piano
nelle mani azzurre della notte.
Ricordo quel viso di donna:
le labbra strette nel trattenere il pianto,
lo sguardo intenso e la pelle diafana,
cavalli alati quegli occhi,
e i suoi capelli
dallo scoglio seguivano il vento.
Il rosso s’era spento, come i sogni
annegati dentro un bicchiere.
Dal pontile che prolungava la sera sul mare
un velo da sposa traspariva le prime stelle.
Nasceva un’immensa luna
a sovrastare la notte,
ma il bianco del vestito ora
era quello di un malinconico pierrot,
inerte e confuso con la schiuma delle onde.
Moirym
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