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Moirym
LA MIA NOTTE
Vagabonda come un gatto randagio,
per sfuggire alla vita che preme,
avanzo inseguendo il mio aquilone.
Ora che il mare ha solo tempeste,
delle mie storie senza tempo
ho soltanto ricordi dissolti nel vento.

Ma spalancata sopra di me
è la notte stellata
con i suoi indistinti bisbigli,
mentre, appeso a lunghi fili d’argento,
sboccia in cento specchi d’acqua
un fatato chiarore di perla.

Giocano su di me
le ombre danzanti
del fuoco di un camino
nel tepore di una stanza
che, arrendevole, si espande
oltre ogni impenetrabile parete.

Ma io, che distrattamente cammino
lungo il sentiero dei miei pensieri,
mi sporgo dalla balaustra della notte
per guardare il vortice
implacabile del tempo.

Alla sua turbinosa corsa
vorrei strappare almeno un giorno
da vivere adagio, sussurrando.....
per ritrovare la struggente intensità
di sentimenti perduti.
E sentire com’è dolce e prepotente
l’impeto del cuore
con il sangue che pulsa più forte
e l’emozione che spezza la voce.

Poi volerò senza rimpianti
inseguendo il tempo
ladro dei miei giorni.
Ma non avrò paura dei suoi agguati
perché avrò lasciato il cuore
ai confini del cielo,
dove splendono i tramonti
e dove sorge profonda e infinita
la notte della poesia
MOIRYM
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