IL CUORE IN UNA CONCHIGLIA
Moirym
Alto e forte era il suo corpo,
di velluto il suo sguardo,
solo i suoi passi indecisi
tradivano la giovane età.
Veniva da lontano
e non conosceva ancora l’amore.
Quando la vide come un’apparizione
si perse…
ebbe paura e corse a nascondere il cuore.
Ma l’oceano non aveva scogli
a cui aggrapparsi,
tornò come un mendicante
assetato di nettare di vita:
il sole era accecante
e la sete inestinguibile.
La rivide
mentre gli veniva incontro
con quel passo di gazzella,
i capelli scompigliati e lucenti
e gli occhi traboccanti di cielo.
Sentì il suo corpo vibrare
e nel vigore delle sue giovani braccia
si sciolse l’estasi.
Volò il tempo dell’amore:
I giorni fluirono
su spiagge di perla e corallo,
una conchiglia fu la stanza
che li accolse e li cullò,
accarezzata dalla benevolenza delle onde.
Ma la felicità è una dea bizzarra
che fugge in balia del vento
e non puoi tenerla in pugno.
Il vortice degli eventi li travolse,
si persero e non si videro più.
Ma l’amore giovane è assoluto
e non accetta la beffa del destino.
Urlarono al mare in tempesta
la loro notte e il loro tormento…
Accarezzavano conchiglie
mentre l’onda li ghermiva…
Se guardate il mare
nei giorni pieni d’azzurro,
portate all’orecchio una conchiglia
dentro c’è ancora l’eco
del loro pianto d’amore…..
Moirym